pexels karolina grabowska 4022586L'aglio, secondo i ricercatori dell'Università di Lousville, se consumato abitualmente migliorerebbe la memoria, ostacolando anche il declino cognitivo. Lo studio condotto sui topi ha evidenziato che il disolfuro di allile, sostanza contenuta nell'aglio a cui conferisce anche quell'odore inconfondibile, riveste una grande importanza nel regolare la flora intestinale, aiutando i microrganismi presenti nell'intestino a restare sani con l'avanzare dell'età.

I due ricercatori dell'università americana, Jyotirmaya Behera e Neetu Tyagi sostengono infatti, che una cattiva condizione del microbiota intestinale sia associabile al peggioramento delle nostre capacità cognitive, e si manifesti in determinate patologie quali il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Per verificare se la sostanza contenuta nell'aglio, avesse realmente delle connessioni con il potenziamento della memoria e del benessere cognitivo, la coppia di universitari ha somministrato il disolfuro di allile ad un gruppo di topi per 24 mesi.

E l'esito degli esperimenti in laboratorio ha dato loro ragione.

Leggi qui l'articolo completo

L'articolo originale su Science

Bioterapianutrizionale

 

 

 

La Bioterapia Nutrizionale® è una metodica terapeutica che utilizza gli alimenti e le loro associazioni per la prevenzione e la cura delle malattie.

"Il poco stimola, il giusto regola, il troppo inibisce"

Maggiori informazioni