pexels polina tankilevitch 4109913È un caposaldo della dieta mediterranea e da tempo la scienza ne loda le tante, a volte inattese, proprietà salutari. L’olio extravergine d’oliva ora si scopre che è ottimo anche per tenere bassi i picchi di glicemia dopo i pasti, un effetto utile soprattutto alle persone con diabete che con l’eccesso di glucosio nel sangue devono fare i conti.

Lo ha dimostrato Gabriele Riccardi, docente di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli, attraverso studi che hanno messo a confronto la glicemia postprandiale di persone con diabete di tipo 1 che durante il pasto avevano consumato olio extravergine d’oliva oppure burro come condimento: nel primo caso la glicemia è risultata sempre più bassa, probabilmente grazie a modifiche nella tempistica con cui si svuota lo stomaco, nell’assorbimento del glucosio e nella secrezione di ormoni come il GLP-1 coinvolti nel metabolismo degli zuccheri. 

L’aggiunta di olio d’oliva durante il pasto, soprattutto se i piatti sono ad alto contenuto glicemico perché abbondano di carboidrati, inibisce significativamente il picco di glicemia dopo mangiato, un fattore critico nel diabete: le escursioni glicemiche infatti contribuiscono non poco al mancato controllo della malattia e in chi è sano predispongono allo sviluppo del diabete di tipo 2, perché l’eccessivo stimolo alla produzione di insulina a seguito dei picchi glicemici può portare alla perdita della sensibilità all’ormone e poi al diabete.

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